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Eventi 2013

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A Romano Silva


VI CONVEGNO INTERNAZIONALE

IL COLORE NEL MEDIOEVO

Lucca, 24-25-26 Ottobre 2013

"Tra materiali costitutivi e colori aggiunti

mosaici, intarsi e plastica lapidea"

Quando si parla di policromia, ci si riferisce di solito al rivestimento totale o parziale di un oggetto mediante pigmenti colorati variamente applicati. Accanto a questa policromia, diciamo così, “aggiunta”, esiste tuttavia anche una policromia “costitutiva”, risultante dall’accostamento di materiali di colore diverso. È questa accezione del termine che il sesto convegno lucchese sul colore nel medioevo intende affrontare.

In una prima sezione dell’incontro, gli interventi verteranno sulle tecniche dell’intarsio e dell’intaglio policromi. Si tratta di tecniche molto apprezzate sin dall’antichità più remota e caratterizzate dall’uso di componenti di dimensioni relativamente grandi, foggiate in modo da corrispondere a parti significative del tutto che concorrono a costituire. Realizzati in piano non meno che a rilievo, i loro prodotti vanno dal semplice decoro geometrico fino alle più complesse immagini o scene di carattere figurato. Il primato è detenuto dalla pietra di vario colore, ma importante è anche il ruolo giocato dal vetro e da altri materiali atti ad essere tagliati ed incastrati tra loro. L’impiego di inserti metallici, così come di paste colorate, fornisce una prova ulteriore della straordinaria attitudine sperimentale dimostrata dagli artisti operosi in questo genere di lavori.

I mosaici propriamente detti saranno al centro della seconda sezione del convegno. Pur adottando materiali non dissimili da quelli degli intarsi e degli intagli, essi li riducono in piccole tessere di forma per così dire “neutra”, le quali, variamente accostate tra loro, danno vita al motivo ornamentale o figurativo desiderato. Il medioevo eredita dall’antichità sia il mosaico pavimentale che quello parietale, ma conferisce ad essi un’importanza diversa perché diversa è la finalità del loro impiego all’interno degli edifici sacri e profani. Nello svolgersi di questa lunga e gloriosa vicenda, le varianti di tempo e di luogo assumono un’importanza fondamentale. Il convegno cercherà di darne atto, pur nella consapevolezza di trovarsi di fronte ad un settore di studio pressoché inesauribile.

Alcuni dei problemi rimasti in ombra nelle due sezioni del convegno finora delineate potranno del resto trovare ospitalità nella terza sezione, intitolata alla nozione di “interferenza”. Si affronteranno qui non solo i rapporti stretti che legano tra loro mosaici, intarsi ed intagli, ma anche i più ampi contatti che ognuna di queste tecniche, e tutte quante insieme, intrattengono con campi limitrofi dell’operare artistico, dalla pittura di pennello alla scultura “per forza di levare”. A ciò potranno aggiungersi opportuni affondi sulle implicazioni simboliche, liturgiche, culturali ed ideologiche dell’impiego di determinati materiali e/o metodi di lavoro, in una prospettiva di ricerca che sappia muoversi sia sul piano della documentazione scritta che su quello delle numerose, preziosissime informazioni provenienti dalle operazioni di restauro.

Comitato scientifico:

Enrico Castelnuovo, Scuola Normale Superiore di Pisa

Max Seidel, Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut.

Annamaria Giusti, Opificio delle Pietre Dure di Firenze

Marco Ciatti, Opificio delle Pietre Dure di Firenze

Paolo Liverani, Università degli Studi di Firenze

Marco Collareta, Università degli Studi di Pisa

Antonia d’Aniello, Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici e Demoetnoantropologici di Lucca

Paola Antonella Andreuccetti, Istituto Storico Lucchese e Centro Italiano Studi Opere Lapidee “Pietra e Colore”

Programma del convegno 2022

Istituto Storico Lucchese
Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa
Centro Italiano Studi Opere Lapidee «Pietra e Colore»

VII Convegno internazionale
Il colore nel medioevo

 LE ARTI DEL TESSUTO:FILATI, DISEGNI E COLORI

Cappella Guinigi, Complesso di San Francesco


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